Solo a Roma sono stati realizzati tra il 1969 e il 1989, oltre 100 quartieri di edilizia agevolata nei Piani di Zona istituiti con la legge n.167 del 1962.

Per costruire gli alloggi sono stati assegnati terreni ed erogati finanziamenti pubblici dai comuni e dalle regioni alle cooperative o imprese, che si impegnavano firmando una convenzione a cederli a un prezzo che non doveva superare i limiti di legge e a realizzare tutti i servizi necessari a rendere abitabili le case. Il fine per il quale la legge era stata concepita afferiva la realizzazione di alloggi destinati a quella fascia di popolazione che non poteva accedere ai prezzi del libero mercato, ma priva dei requisiti per avere il diritto all’edilizia popolare.

Purtroppo le cose non sono andate così!

Curiosità

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La grande truffa dei Piani Zona.

La truffa dei Piani di Zona è venuta alla luce alcuni anni fa grazie all’azione di ASIA Usb e dell'Avv. Vincenzo Perticaro. Sono iniziati molti processi contro i responsabili delle cooperative e dei costruttori. Tuttavia già nel 2004 venne a galla la più grande frode edilizia della storia Italiana: truffa Coop Casa Lazio. Migliaia di famiglie e più di 70 Cooperative coinvolte. Un sistema di raggiro diffuso che ha portato a condanne penali e per danno erariale in via definitiva di vari soggetti a seguito di un danno calcolato pari a 200 milioni di euro.

Anche uomini delle forze dell'ordine tratte in inganno.

Alla stangata dell'Edilizia convenzionata non sono sfuggiti nemmeno gli "007". A Torresina 2 le case era destinate agli agenti dei servizi segreti, corpi speciali e membri dell'anti-terrorismo con un affitto calmierato. Neanche la Prefettura ha garantito a dei servitori dello Stato di pagare le case il giusto prezzo. La frode in questo caso è doppia: oltre agli inquilini è stato raggirato anche lo Stato!

Nota Andreangeli

Doppia e opposta nota del Comune di Roma

La nota prot. 70698 del 11.11.2002 a firma dell’ing. Marcello Andreangeli (nella sua funzione di Direttore p.t. dell’U.0. Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Roma) in cui si afferma che le disposizioni relative al prezzo massimo di cessione contenute nell’articolo 14 delle Convenzioni Urbanistiche non si applicano alle assegnazioni da parte delle cooperative succede a distanza di pochi mesi da una nota (ndr. del 17 Maggio 2002) di segno opposto e sempre a firma Andreangeli dove si sancisce che anche le Cooperative edilizie sono tenute al rispetto del prezzo massimo di cessione.

Grazie alle denunce dei cittadini seguiti dal Sindacato Asia-Usb e dall'Avv. Vincenzo Perticaro la truffa dei Piani di Zona è venuta alla luce

Gli obblighi di legge spesso non sono stati rispettati. In molti casi gli acquirenti hanno pagato prezzi fino al 120% superiori a quelli dovuti perché le cooperative non hanno mai fornito la documentazione obbligatoria con cui si sarebbero dovuto fare i calcoli finali. Le opere di urbanizzazione, quando realizzate, sono in genere molto inferiori a quanto stabilito e fatto credere agli acquirenti. In certi Piani di Zona non sono stati finiti neanche i servizi indispensabili, come l’illuminazione stradale. I criteri per l’assegnazione degli alloggi agli aventi diritto sono stati ignorati.

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